venerdì 15 aprile 2011

Asor Rosa, Lipperini e il problema

Prima leggete qui.

La bacheca a cui si allude è la mia.
(Mi sia concesso di saltare a pie’ pari sul commento “eutanasia”: tutti sappiamo che in rete chiunque dice la qualunque, così vanno i network, e censurare, più che scorretto, è inutile).
Mia (nostra?) è la colpa di non aver voluto ragionare sulle reali motivazioni che stanno alla base della forzatura di Asor Rosa. È vero. Occasione mancata. Ho preferito dargli del rimbambito che aprire un dibattito sulla fine delle istituzioni. Un po' come quando si liquida Berlusconi con un «quel nano mafioso». Oddio, non proprio così, ma quasi.

Però. A mia discolpa, due piccolissime precisazioni:

sono anni, quindici lunghissimi anni che a migliaia ragioniamo, soffriamo, ci contorciamo su quelle motivazioni, né più né meno di Asor Rosa. Cavando intuizioni, analisi, supercazzole e pochissime soluzioni. Continuiamo, certo. E come in una lunga marcia concedendoci qualche spuntino all’ombra di una risata che seppellisca, almeno, le sciocche forzature di cui sopra.

sono anni, quindici lunghissimi anni che a migliaia cerchiamo, tentiamo, ci pizzichiamo i fianchi per non cedere del tutto e dire: sparategli (al berlusca)!


Non perché siamo (scusate il plurale maiestatis) anime candide, o supporter del “porgi l’altra guancia e mezza chiappa” ma perché vorremmo preservare quel folle amore, quel rispetto quasi ossessivo, quella passione sfegatata per la politica.


Io penso – anzi, lo sento dentro – che ogni qual volta si urla «galera!», «arrestateli tutti», «stato d’emergenza», si chieda alla politica di tacere, di sedersi in un angolo, e di starci fino a sera. A cui, di norma, segue la notte.

Scrivono i Wu Ming, in risposta al post di Lipperini: «I vecchi hanno a disposizione una prospettiva storica più ampia e colgono l’elemento concreto di emergenza, di novità, del presente. Sono paradossalmente meno rassegnati a ciò che sta succedendo [...] E allora si può arrivare a pensare che se la società non è più in grado reagire al proprio liquefarsi, non resti che la dittatura temporanea che resetta il piano istituzionale…».

Asciugo il concetto: quando hai una prospettiva storica più ampia, arrivi a invocare una dittatura temporanea. All’anima. E quando ce l’hai ristretta, la prospettiva?

Non mi sfugge il senso delle parole di Asor Rosa. Il suo allarme e la sua (la nostra) disperazione di non avere l'exit strategy a portata di mano (che certo neanche il mio ultragarantismo garantisce, pardon).
Non mi sfugge neppure il profondo senso di sconfitta di cui il professore si fa interprete. Affidando alla forza (bruta, militare, gerarchica) la soluzione del problema.

Un problema che ci riguarda così da vicino da trovarci impreparati.

Concludono i Wu Ming: «Siamo stufi di ridere, sì. E troviamo insopportabili quelli che ancora si indignano, sbraitano, si scandalizzano. Resta da pensare che forse dobbiamo ancora qualcosa a noi stessi, la difesa di un briciolo di dignità umana e di intelligenza, mentre imperversa lo tsunami».

Vero, basta sbraitare.

3 commenti:

  1. Di questo post non capisco bene una cosa: tu pensi che i Wu Ming abbiano posizioni giustizialiste e chiedono le manette? I Wu Ming, che difendono Cesare Battisti e dicono che Grillo è un fascista? Non mi sembra poi che siano d'accordo con Asor Rosa se leggo cosa avevano scritto subito su Twitter:

    Asor Rosa chiede il putsch democratico esplicito contro il golpe berlusconiano strisciante.
    Ricorda una battuta di Steven Wright: "Ho comprato un umidificatore e un deumidificatore e li ho lasciati a combattere l'uno contro l'altro".
    Comunque: "Capisco sempre meno quel che accade nel nostro paese" è il peggior incipit possibile per un articolo di analisi.
    x via della bancarotta culturale e politica dell'ex-sinistra, tutti cercano "supplenti": i magistrati, adesso l'esercito...
    Si pensa che in fondo l'opposizione potrebbero farla... i carabinieri. E non si pensa agli inevitabili effetti devastanti.

    T

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  2. no, non penso che i wu ming abbiano posizioni giustizialiste. e nell'articolo non vedo ambiguità. dico solo che mi sorprende la motivazione che loro danno della proposta di asor rosa. che possiamo pure chiamare putsch democratico, ma rimane comunque un atto extra politico, manu militari. forse farà fuori berlusconi, ma per me rischia di fare fuori anche la sinistra. anche il solo pensarlo.
    credo lo pensino anche i wu ming

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  3. e credo che ti abbia colto un punto fondamentale: "Capisco sempre meno quel che accade nel nostro paese", è vero, è un incipit pessimo. Non ne faccio solo una questione di stile. Ma a me suona come premessa: «tutto quello che leggerete dopo discende da questa mia crescente incapacità»

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