martedì 27 aprile 2010

Finché noia non ci separi

Può accadere di gradire un misto di formaggi a casa di amici. Chiacchierare in allegria, evitando di urlare perché i bimbi dormono. Può accadere di notare, tra lazzi e caciotte, che sono 45 minuti che la conversazione è accompagnata da un bizzarro loop sonoro. Può accadere che qualcuno, stranito da quelle note sintetiche, ricerchi la sorgente nello stereo o in un cellulare sul comò. Scoprendo infine che la fonte di quel profluvio sia nientepopodimenoche il jingle del menù della Nintendo Wii, il videogioco che si pratica correndo e saltando, e che i padroni di casa hanno tenuto acceso con naturale ostentazione (e come memento mori). Può accadere dunque che un gruppo di quasi quarantenni ceni e conversi di amabili resti sulle note di Wii Sports Resort per oltre tre quarti d'ora, senza poter contare su un residuo di anticorpi che avverta: «dementi, perché non mettete su un disco, foss'anche di Drupi?».

martedì 20 aprile 2010

Nati per servire

Il mio amico Paolo ha interpretato per anni la parte del posacenere. Girava nudo tra i tavoli di un localino niente male chiedendo alle signore la cortesia, una volta finita la sigaretta, di spegnerla sulla sua schiena. Sosteneva Paolo che stare a quattro zampe e farsi ustionare la pelle da ciccate con filtro lo faceva godere oltremodo. Il mio amico Andrea ha sempre nutrito una passione smodata per i piedi e accessori collegati: calze, scarpe, tacchi. Il menù dei suoi ménage - le costose cene fuori, le passeggiate romantiche, i baci affettuosi - tendeva con costanza al magic moment in cui lei, armata di tacco dodici, segnerà il suo costato. Il mio amico Stefano ha ammesso di recente di sentirsi veramente in pace con se stesso solo quando sua moglie indossando uno strap-on dildo (protesi fallica) lo condanna al contrappasso.