Qualche settimana fa un tipo americano è stato arrestato perché faceva sesso con la sua automobile. Gli agenti lo hanno sorpreso mentre cercava di penetrare la marmitta della sua Ford. Non si capisce il motivo delle manette. Fare sesso con l'inorganico – aspirabriciole, citofoni, poltrone – se consenzienti, dovrebbe essere un diritto di tutti. Eppure il gesto dello yankee ha inorridito molti. «È un pazzo, che schifo, che gusti orribili». In Rete si è sollevato il dissenso, lecito ma ipocrita fino al midollo, per una pratica che ha un suo nome, mechanofilia, e molti seguaci: quanti sono gli italiani che lavano, guardano, lucidano e accarezzano la propria auto con una cura che mai concederebbero a cose e persone sprovviste di targa? Tantissimi. Eppure la passione per la cromatura, stranamente, non abita l’indice porno dell’utente italiano, precipitato digitale di tutti i luoghi comuni e pecorecci di un Paese fermo agli anni Cinquanta.
Stando al contatore di siti scelti*, la categoria che più ci rappresenta è lo sfregamento. Consiste in scenette spesso girate su mezzi pubblici in cui un lui, con aria subdolamente distratta, si strofina su una lei dapprima ignara, dappoi molto coinvolta. Questo clichè dona gioia mensile a un milione e mezzo di persone. Cifra stratosferica per un genere che potremmo definire montiano: sobrio (lo spazio non concede amplessi ginnici), composto (lo si fa vestiti, incravattati e pettinati), austero (niente resort e idromassaggi, ma un mezzo dell'amministrazione comunale) e suggerisce sotto traccia un patto inter generazionale (lo struscio è pratica antica di pensionati e imberbi). Palpatori, mano-mortari e maestri di toccata e fuga conquistano una vetta che avremmo assegnato a pratiche più blasonate: l'anale è a quota 700mila, l'orale non tocca il milione e la penetrazione, sotto cui viene catalogata (si presume) buona parte dei coiti, non supera il milione e duecento.
Possono i numeri del porno tracciare la biografia (semiseria) di una nazione? Ci mancherebbe: a lui dedichiamo il 30% del tempo connesso e molta della fantasia linguistica di cui disponiamo.
Procediamo dunque per ordine alfabetico: ci piace molto il genere All'aperto, 148987 preferenze. Non mari e monti, ma stazioni metro, piazze molto frequentate, giardinetti sotto casa, ovunque si possa incorrere nello sguardo moralizzatore. A pochi numeri e siepi di distanza, l'assolo (104764) conserva una sua dignitosa posizione di retroguardia. Colpisce la modestia degli annusatori di mutandine (202), addirittura dietro l'apparecchio dei denti (376) (quanta adolescenza in un pugno!), a riprova che il Giappone, dominato dalle pratiche olfattive, non sfonda nell'immaginario strapaesano, lì dove osano le angurie (35mila clic), tricolore e rinfrescanti.
Le bionde (464113) primeggiano. Quelle a bocca piena (+102498) poi, gran figurone fanno, lasciando dietro le brunette (439917), eterne seconde e ostaggio del vitalismo esotico da anni Cinquanta, umiliato dalla categoria bara, ferma a 22 clic.
Il simbolo per antonomasia del bello e cattivo tempo si moltiplica in un'armata di cazzi enormi, minuscoli, mostruosi, neri (800mila contatti), entra nelle aule della compagna di università (34865), un po’ Boccaccio un po’ Bertolucci, a danno delle misconosciute casalinghe (17984), oggi in declino ma un tempo eroine del pensiero licenzioso.
In questo glossario pornopatriottico paure ataviche (l'esame rettale si ferma a quota 15) ed esodi biblici (ebrei e egiziani, intorno ai 500 clic) procedono eretti sotto l'insegna più celebrata e mitica: l'eiaculazione femminile (o squirting, 26298), una sorta di ibrido tra il segreto di Fatima e il più torrenziale dei femminismi.
Figa e le sue sorelle: tirata, stretta, rasata, pelosa, naturale, gonfia, elettrificata, aperta, alla bocca, 420mila visioni tra antichi vizi (fumando, 8582) e nuove virtù (fitness, 4009).
Presente e passato del cittadino onanista, ritorni all'infanzia per quegli oltre 200mila cultori di giocattoli e giocattoli enormi, adulti bambini felici tra i seni procaci di donne grassocce (45525). Fellinismi, che ritroviamo nel luoghi (hotel, 6723) e nell'attitudine a dare il meglio di sé fuori contesto (insegnanti, insegnanti mature e istruzione, 15mila contatti), e ad introdurre l'archetipo nazionale più esportato e sentito: la mamma, (nella combinazione Milf - mother I like to fuck -, mamma sexy e mamma e figlia, matrigna, 600mila), che non teme neppure l'ombra della storica rivale: la moglie (71188).
L'attrazione mai sopita per il nero (345062) incontra la predisposizione a fare comunità (orgia di gruppo, 198785), non tanto nelle domeniche a piedi (prendendo il sole non supera i 450 clic), quanto nei luoghi del controllo (prigione, prigione sotterranea, penitenziario e punizione, 10mila preferenze). L'amore per la ragazza, quella "con la pistola", irriverente e insubordinata, e che qui si moltiplica in ragazza della roulotte, da sola, dello spazio, pon-pon, povera, stupida, nel ranch e rasata (140mila). Che poi è l'America e La Ciociara, Barbarella e il Neorealismo. Lampi di immaginario tenuti insieme da un collante organico, infuso dal turibolo più celebrato come fosse festa. Lo schizzo (644613), da genere universale e felino, evolve in gerghi ben più triviali, per una impollinazione totale da un milione di contatti.
Ma è sul finale di questo alfabeto hard che si condensa la storia recente della mite depravazione italiana. Là dove scopriamo che sono decine di migliaia coloro che con occhi strabuzzati premiano il genere telecamera da dietro, indicazione registica e metafora di una videocrazia che, diretta dall'unto (16462) più illustre, ha celebrato il patto tra le categorie più operose di una Nazione normo-porno-dotata: i vecchi (50mila) e le zoccole (114552).
*Dati medi mensili. Fonti: Tubeum, Tuboitaliano, Tubegalore
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